La domenica è un giorno strano, dal gusto dolce amaro. È il giorno del riposo, della festa, dei bilanci della
settimana che volge al termine e dei propositi per quella entrante, esattamente a metà fra passato e futuro
prossimo. E se la mattina è sia un non-luogo che il momento più vivo della giornata, sul pomeriggio e sulla
sera aleggia sempre l’ombra dell’incombente lunedì.
Domenica è anche il titolo dell’EP d’esordio di Marta Guidoboni o più semplicemente MARTA, uscito lo scorso 4 novembre per Sonika Recording. Un EP autoprodotto di soli 4 pezzi o “un diario di
quattro pagine”, come si legge dalla nota stampa, tutte interamente scritte ed eseguite da questa giovane
ragazza ferrarese, classe ’96, laureanda al Dipartimento Jazz del Conservatorio di Ferrara.
Ad un primo ascolto emerge la voce di MARTA che scorre sugli arrangiamenti estremamente essenziali, se
non addirittura scarni, delle canzoni: a sorreggerla ci sono solo l’ukulele, un Fender Rhodes (nel brano La
festa) e qualche effetto qua e là. Già alla seconda canzone comincia a sentirsi però l’assenza di una sezione
ritmica che aiuterebbe a valorizzare maggiormente i brani e ad esaltarne le qualità ma, vista la durata
dell’EP (poco più di 10 minuti), è un problema che scompare ancora prima di verificarsi. D’altro canto, il
suono cristallino delle registrazioni, cortesia del solito duo Samboela / Andrea de Bernardi, rispettivamente
al mix e al master, non fa assolutamente pensare ad una produzione casalinga.
Le canzoni in sé sono leggere, carine, orecchiabili, dal ritmo jazzato, dal sapore a tratti sudamericano e dai
ritornelli pop, come l’irresistibile Come Te, una sorta di lettera di MARTA al fratello. La strumentazione
minimale e la voce, gradevole e melodica, creano un’atmosfera di familiarità e danno una sensazione di
calore, come quella che può dare un raggio di luce che filtra dalle finestre per svegliarci la mattina.
I testi, sinceri ed accessibili, incarnano il significato del settimo giorno della settimana, nel suo unire la fine di un
qualcosa (Domenica) a un nuovo inizio (La festa), nel suo essere insieme gioioso e malinconico, senza
scadere in toni eccessivamente cupi o disperati (Sfogo). La copertina del disco, con quella foto analogica e
quei titoli scritti a mano, rafforzano l’idea di una musica semplice e accogliente, alla portata anche di chi
non è abituato ad ascoltarla.
Un disco d’esordio è un po’ come la colazione: qualsiasi cosa si voglia fare dopo, da qualsiasi parte si voglia
andare, va fatto bene, prendendosi il giusto tempo, perché pone le basi per gli eventi successivi, perché è il
primo passo di un percorso. In questo senso, Domenica dà un assaggio di quelle che sono le potenzialità di
MARTA, non solo nelle qualità vocali ma anche nella capacità di scrivere melodie piacevoli e accattivanti,
nella speranza che arrivino col tempo lavori di maggiore sostanza e caratura.
TRACKLIST:
1. Domenica
2. Come Te
3. La Festa
4. Sfogo
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/martaguidoboni/
Potete ascoltare l’EP qua: